Come imparare a suonare
Suonare il pianoforte classico significa eseguire dei brani leggendo uno spartito. Questo vale per tutti i generi di musica da quella classica a quella leggera, pop e jazz
Come possiamo imparare?
Per imparare a suonare il pianoforte classico è fondamentale::
- imparare da subito la tecnica pianistica corretta
- saper leggero uno spartito
- esercitarsi spesso eseguendo brani di crescente difficoltà
È importante che questi tre tipi di competenze vengano sviluppati parallelamente.
1. Sviluppare la tecnica pianistica corretta
L’acquisizione di un’adeguata tecnica pianistica comporta una corretta impostazione delle mani, attenzione alla postura e la capacità di suonare successioni di note.
Imparare la corretta impostazione delle mani è fondamentale per evitare di sviluppare spiacevoli tensioni nelle articolazioni. Per esempio, esercitare la necessaria pressione sui tasti non deve comportare uno sforzo: è sufficiente il peso stesso delle braccia. Gli unici muscoli che vanno utilizzati per suonare sono quelli delle dita:
- i muscoli dell’ultima falange del dito, che deve piegarsi quasi a formare un uncino per evitare che la mano scivoli dalla tastiera mentre viene abbassato un tasto del pianoforte
- i muscoli che permettono di alzare il dito, per suonare una successione di più note.
Gli altri muscoli devono essere il più rilassati possibile.
Esercizi per sviluppare la tecnica pianistica di base
Esistono numerosi esercizi di base ideati per insegnare all’allievo a concentrarsi sugli arti ed eseguire i movimenti corretti, senza tensioni superflue. Solo se il movimento base verrà acquisito correttamente fin dall’inizio diventando automatico sarà possibile, successivamente, passare all’esecuzione di esercizi più complessi e concentrare l’attenzione su altri aspetti, senza tensioni.
Nell’esecuzione di questi esercizi, la tecnica pianistica andrà applicata a tutte e 5 le dita, utilizzando sia i tasti bianchi che quelli neri che, essendo più stretti, all’inizio possono comportare maggiori difficoltà.
La tecnica del passaggio del pollice
La tecnica del passaggio del pollice è utile per suonare delle successioni di molte note muovendosi in esteso in una direzione.
Essa infatti consente di suonare con una mano muovendosi da una parte all’altra della tastiera senza mai staccare le mani da quest’ultima grazie al movimento del pollice che, andando a sostituirsi a una delle dita che utilizziamo per suonare, permette di spostarsi con la mano sulla tastiera e ritrovarsi nuovamente tutte le dita a disposizione per suonare le note successive.
L’uso del pedale di risonanza e la tecnica del legato
Queste due tecniche consentono di eseguire brani sempre più complessi e, di conseguenza, appaganti.
Tramite il pedale di risonanza è possibile ottenere un effetto molto suggestivo, perché si fanno vibrare contemporaneamente tutte le corde del pianoforte. Ma per utilizzare questa tecnica efficacemente, bisogna imparare quando abbassare e rialzare il pedale, e ciò richiede degli esercizi specifici.
La tecnica del legato invece permette di suonare delle frasi musicali ottenendo un suono molto morbido. Perché ciò sia possibile, le dita vanno alzate molto poco prima di ricadere sui tasti, e anche la padronanza di questa tecnica va sviluppata progressivamente attraverso degli esercizi mirati.
2. Leggere la musica sullo spartito
Saper leggere la musica sullo spartito è imprescindibile per poter applicare le varie tecniche pianistiche ed eseguire diverse composizioni al pianoforte.
Conoscere le figure ritmiche di diversa durata
Saper leggere la musica non significa solo conoscere i nomi delle note e individuarle sullo spartito, ma anche e soprattutto conoscere le varie figure (o gruppi di figure) ritmiche, che rappresentano la durata dei suoni nel tempo.
L’importanza del solfeggio
Per poter suonare dei brani al pianoforte leggendo lo spartito è fondamentale saper leggere la musica tenendo il tempo. Questa pratica si chiama solfeggio, ovvero la simulazione di un’esecuzione di uno spartito senza lo strumento. Solfeggiare, quindi, significa leggere uno spartito con il ritmo giusto, pronunciando i nomi delle note con la stessa durata e ritmo che avrebbero se si suonasse.
Prima di passare all’esecuzione dello spartito, dunque, è importante dedicare il giusto tempo alla lettura dello stesso, in modo che, una volta acquisita la capacità di individuare senza sforzo le varie figure ritmiche, sia possibile concentrarsi solo sull’esecuzione.
Suonare il piano leggendo lo spartito
Alcune persone sono in grado di solfeggiare ma non di riprodurre correttamente quanto leggono sullo spartito al pianoforte. Ancora una volta, esistono degli esercizi mirati per risolvere il problema.
Essi comprendono 3 passaggi intermedi:
- Solfeggiare lo spartito
- Suonare il pianoforte solfeggiando ad alta voce lo spartito
- Suonare il pianoforte senza solfeggiare lo spartito (o solfeggiare solo mentalmente)
3. Suonare brani di difficoltà crescente al pianoforte
Una volta acquisite una buona impostazione tecnica e la capacità di leggere la musica, è possibile combinare queste due attività ed eseguire brani al pianoforte .
Interpretare le varie indicazioni sullo spartito
Per evitare che l’esecuzione risulti fredda e meccanica, seppur corretta, non ci si può limitare a prendere in considerazione solo tecnica pianistiche e solfeggio. Sullo spartito, infatti, sono presenti anche molte indicazioni legate all’esecuzione che consentono di suonare in modo più artistico:
- La velocità di esecuzione dà informazioni sul carattere del brano (“Andante malinconico, “Allegro vivace”, “Adagio misterioso”…) e indica se esso vada eseguito velocemente o lentamente.
- Le indicazioni agogiche permettono di capire se all’interno del brano ci sono delle variazioni di velocità (rallentando, accelerando, …)
- Le indicazioni dinamiche servono a indicare l’intensità del suono da usare (forte, piano, mezzo forte, etc.) e le eventuali variazioni (crescendo, diminuendo, etc.)
- Le indicazioni di espressione indicano come eseguire le varie frasi musicali (legato, staccato, etc.)
Andare a tempo e raggiungere la giusta velocità di esecuzione
Esistono molti modi per imparare a tenere il tempo quando si suona un brano. Il più semplice consiste nello studiare il brano piuttosto lentamente, indipendentemente dalla velocità dell’esecuzione suggerita dallo spartito, seguendo il ritmo indicato dal metronomo. Questo permette di eseguire il brano senza accelerare o rallentare, e abituare l’orecchio a una velocità di esecuzione costante in modo da essere sempre più abili nell’esecuzione dei brani successivi.
Una volta imparato a suonare il brano lentamente, si procederà poi alla velocità di esecuzione corretta aumentandola gradualmente (cioè aumentando progressivamente il numero corrispondente alla tacca del metronomo, ma solo dopo essere riusciti a padroneggiare l’esecuzione all’ultima velocità raggiunta). In questo si imparerà a suonare il brano alla velocità indicata ma utilizzando la tecnica pianistica corretta, evitando dunque tensioni articolari che possono poi sfociare in fastidiose tendiniti.
L’importanza di un metodo di studio logico
Quando si studia un brano al pianoforte è molto importante adottare un metodo ben preciso basato su un percorso logico. Studiare un brano non significa suonarlo tante volte dall’inizio alla fine, ma:
- analizzarlo e dividerlo in varie parti
- individuarne le sue difficoltà e i punti più complessi
- concentrarsi sui punti di maggior difficoltà e studiarli prima a mani separate e poi a mani unite
In questo modo, oltre a imparare a suonare veramente quel brano, ci si prepara a eseguire brani di crescente difficoltà.
A quale età si può imparare a suonare il pianoforte classico?
Contrariamente a quello che si crede, è possibile imparare a suonare il piano leggendo uno spartito anche in età adulta. Tuttavia, in questo caso è molto importante che venga adottato un metodo d'insegnamento specifico per persone adulte, poiché l’apprendimento di un adulto e quello di un bambino sono molto diversi: mentre un bambino impara attraverso l’imitazione del gesto e sfrutta essenzialmente le sue capacità intuitive, l’adulto può imparare solo seguendo un percorso logico e progressivo in cui ogni parte sia compresa a fondo. Un buon metodo di studio del pianoforte per adulti deve avere dunque le seguenti caratteristiche:
- studio approfondito e graduale della tecnica pianistica,
- apprendimento logico e razionale del solfeggio
- esecuzione di brani attraverso un metodo di studio preciso
Un altro elemento che può aiutare una persona adulta a imparare a suonare il pianoforte è la conoscenza di base della teoria musicale. Dato che tutti i brani di musica seguono delle regole ben precise legate alla teoria, la loro conoscenza permetterà di suonare con maggior consapevolezza, perché essere consapevoli di ciò che si fa consente di farlo meglio e in modo più semplice.
Conclusioni
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