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Nella precedente lezione ci siamo occupati delle zone modulanti e abbiamo visto come queste possano influire in modo determinante sull’atmosfera di un brano.
In particolare nell’analisi dell’”aria sulla quarta corda di Bach” abbiamo visto come le modulazioni continue della prima parte del brano siano una delle caratteristiche più importanti del pezzo.
Naturalmente tutto ciò non è stato applicato solo nell’ambito della musica classica, ma vi sono numerosi esempi di utilizzo delle modulazioni nell’ambito della musica leggera e rock di tutti i tempi.
Vedremo dunque, attraverso l’analisi armonica di uno dei brani più importanti della musica rock, come sia possibile utilizzare continuamente le zone modulanti in modo da arrivare ad una situazione estrema: ciò permetterà di dare al nostro brano un’atmosfera quasi surreale, onirica, dovuta alla mancanza di un centro di riferimento tonale continuo.
Scopriremo inoltre alcuni “trucchi” che ci permetteranno di rendere ancora più ambigua la tonalità nella quale moduliamo, ottenendo degli effetti molto particolari che sicuramente avrai già sentito in numerosi brani di musica; da oggi potrai utilizzarli anche nelle tue composizioni!
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